Sono 40 le edizioni del Gran Premio del Brasile disputate sul circuito di Interlagos, situato a una quindicina di chilometri a sud di San Paolo e intitolato a José Carlos Pace, vincitore in casa nel 1975 e morto a 32 anni in un incidente aereo. Il circuito brasiliano misura 4.309 metri: si percorrono 71 giri, per un totale di 305,939 chilometri. Un singolo giro di Interlagos è breve, ma particolarmente intenso. Un continuo di curve e saliscendi non permette ai piloti di prendere fiato, se non nei brevi tratti rettilinei. Una delle particolarità del GP del Brasile sono le previsioni meteo imprevedibili che da sempre contribuiscono a creare gare pazze, dove può succedere di tutto. Interlagos presenta 15 curve, distribuite in un layout che combina sezioni tecniche con rettilinei veloci. Il circuito è noto per il suo flusso e per le numerose sfide tecniche che offre, comprese curve ad alta velocità e sezioni lente che richiedono ottima trazione. L'asfalto di Interlagos è noto per essere abrasivo e irregolare, il che può portare a un'usura significativa degli pneumatici. Le condizioni della superficie possono variare notevolmente a causa delle condizioni meteorologiche spesso variabili di São Paulo, rendendo la gestione degli pneumatici un aspetto critico della gara. Tra le tante edizioni del GP, è impossibile non ricordare quella del 2 novembre 2008, uno dei finali di campionato più rocamboleschi: è l'ultimo Gran Premio della stagione e Lewis Hamilton, sulla McLaren, si presenta con sette punti di vantaggio sulla Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano, spinto dal tripudio del pubblico di Interlagos, ottiene la pole, il giro più veloce in gara e taglia il traguardo per primo, da nuovo campione del mondo in pectore (Hamilton, infatti, è solo sesto). E invece, a poche centinaia di metri dal traguardo, l'inglese riesce a superare la Toyota di Timo Glock, conquistando la quinta posizione: quanto basta per diventare, a soli 23 anni e mezzo, il campione iridato di F.1 più giovane di sempre (un primato poi battuto da Sebastian Vettel nel 2010). Per Massa, la Ferrari e il Brasile, si tratta certamente di una beffa, ma pure del contrappasso per la doppietta Ferrari del 21 ottobre 2007: sempre a Interlagos, infatti, Kimi Raikkonen supera in extremis le McLaren di Alonso (terzo) e di Hamilton (sesto), si piazza davanti a Massa (con l’aiuto del compagno di squadra brasiliano) e diventa campione del mondo. Michael Schumacher guida la classifica delle vittorie (4), seguito da Vettel (3) e da Ayrton Senna (2). Dal 1978 al 1989, il Gran Premio del Brasile si è disputato sul circuito di Jacarepaguà (in seguito abbattuto), alla periferia di Rio de Janeiro: su dieci corse, cinque sono state vinte da Alain Prost. Il Gran Premio del Brasile 2024 si corre anche quest’anno a Interlagos, come ventunesimo appuntamento della stagione. La gara è in programma per domenica 3 novembre.