Alexander Albon è un pilota di Formula 1: dopo le esperienze in Toro Rosso e Red Bull, è tornato nel 2022 in Formula 1 come pilota titolare della Williams Racing, guadagnandosi la riconferma per le successive stagioni, inclusa quella 2024. Nasce a Londra nel marzo 1966 da mamma thailandese e papà inglese: ha il doppio passaporto, ma Alex ha scelto di correre usando la licenza thailandese. In F.1 è riconoscibile dal numero 23: avrebbe preferito il 46, essendo un tifoso di Valentino Rossi, ma per questioni di marketing ha scelto di non accostarsi al Dottore. Come la maggior parte dei piloti, Alex inizia a competere giovanissimo: a 8 anni debutta nella Honda Cadet, segnando un record dopo l'altro nel karting. Basti pensare in ogni competizione a cui ha preso parte dal 2006 al 2011 è sempre arrivato tra i primi tre. Ha messo in bacheca diversi titoli prima di fare il passaggio alle monoposto. Grazie ai suoi risultati, Alex Albon entra a far parte del Red Bull Junior Programme, ma l’avventura dura poco. Il passaggio dal kart alle monoposto per lui non è stato semplice. Albon si ritrova senza un punto di riferimento con cui confrontarsi riguardo la guida e la messa a punto della vettura, in una squadra non particolarmente competitiva quell'anno. Alla fine della stagione, il bilancio è pressoché fallimentare e, all'ultima gara di quell'anno, riceve la fatidica telefonata del Dr. Marko che gli comunica che la sua avventura nel Red Bull Junior Team giunge al capolinea. Senza il supporto economico della Red Bull, la carriera di Albon sembra subire una battuta d'arresto. Ma il ragazzo non si è demotivato, si è rimboccato le maniche e grazie alla fiducia di Gwen Lagrue (all'epoca manager del progetto Lotus Junior team), continua a correre. Il 2017 è l'anno del debutto in Formula 2 e Alexander Albon è il rookie di riferimento. Durante un allenamento, però, si rompe una clavicola e salta una gara. Ma, a parte l'incidente, il feeling con la sua squadra non è perfetto e passa così alla Dams per il 2018. Con il team francese prende parte, per la seconda volta, al campionato di Formula 2 e conquista 4 vittorie e 7 piazzamenti a podio, giocandosi il titolo fino alla fine. Risultati che contribuiscono a far girare il suo nome in casa Nissan, pronta a portarlo in Formula E: lui accetta, ma non andrà neanche ai test prestagione, poiché nel frattempo arriva anche una nuova offerta per la F1. Ironia della sorte, le porte della Formula 1 gli si aprono dopo un ripensamento da parte di chi non voleva più sostenerlo, la famiglia Red Bull. Albon ha già un contratto per correre in Formula E con la Nissan, ma riesce a svincolarsi quando riceve la chiamata della Scuderia Toro Rosso per il Mondiale 2019. Insieme al team di Faenza, il pilota thailandese corre le prime 12 gare in calendario e si dimostra veloce e costante. Nell’agosto di quell’anno, viene promosso alla Red Bull Racing: scambia così il suo sedile con quello di Pierre Gasly. Termina la stagione con una serie di piazzamenti a punti e viene riconfermato come pilota titolare alla Red Bull Racing per il Mondiale 2020, al fianco di Max Verstappen. Nel 2021 viene però declassato a riserva per far posto a Sergio Perez. Dopo un anno in panchina, Alexander Albon è pronto a iniziare una nuova sfida, questa volta alla corte della Williams Racing come compagno di squadra di Nicholas Latifi. Una sfida che lo vede vincente, perché Albon diventa un vero e proprio punto di riferimento per il team. Nonostante il thailandese si ritrovi a guidare la peggior monoposto del lotto, riesce a conquistare ben quattro punti grazie a un nono posto nel GP di Miami e due piazzamenti al decimo posto in Australia e Belgio. La Williams gli conferma quindi la fiducia per il 2023, stagione in cui corre con il nuovo compagno di squadra, il rookie Logan Sargeant. Albon conferma il suo buon stato di forma e ottiene 27 dei 28 punti segnati dal team di Grove, dando la possibilità alla Williams di conquistare il settimo posto nel Mondiale Costruttori. Una performance che gli vale la conferma da titolare anche nel 2024, sempre con a fianco lo statunitense Sargeant.