Nazione: MESSICO
Data di nascita: 26-01-1990
Luogo di nascita:Guadalajara (MEX)
Altezza/Peso: 64 kg /173 cm
Team: Red Bull
Esordio in f1: 27 marzo 2011
Sergio Pérez è il pilota messicano della Red Bull Racing nel campionato Mondiale di Formula 1 2023. Il suo soprannome è Checo: dagli amici fino agli addetti ai lavori nel paddock, difficilmente qualcuno lo chiama con il suo vero nome. Corre con il numero 11, al quale è molto legato, che lo accompagna fin dalle prime gare in kart. Nasce a Guadalajara, in Messico, il 26 gennaio 1990. La sua passione per le auto è subito evidente e Sergio scende in pista per la prima volta all’età di sei anni, per il suo primo campionato: inizia la carriera festeggiando 4 vittorie e l’anno successivo si ripete, diventando il più giovane vincitore della sua categoria. Pérez ci prende gusto e continua a correre e vincere in diverse classi del karting, per poi fare il passaggio alle monoposto: nel 2004, con la Escuderìa Telmex, Sergio entra ufficialmente nel motorsport professionistico, prendendo parte al campionato Skip Barber National. A questo punto, però, deve prendere una decisione: inseguire il suo sogno, lontano dalla famiglia, oppure demordere. Decide di lasciare il Messico e di trasferirsi in Germania per partecipare al campionato di Formula BMW. I primi tempi sono duri: appena quattordicenne, si ritrova in un Paese di cui non conosce la lingua e alloggia in quello che è il ristorante di proprietà del team “4 Speed Media”. La sua caparbietà però lo premia: passo dopo passo, con sacrificio e determinazione, riesce nel 2007 a correre nella Formula 3 inglese. Pérez stupisce tutti: vince 14 gare, sale 19 volte sul podio e conquista 12 pole position e altrettanti giri veloci. Una performance che gli apre le porte delle GP2 Asia Series e, subito dopo, delle Main Series, in cui approda nel 2009. Con il team Arden non riesce a conquistare che qualche piazzamento a punti, mentre l’anno successivo – con il team Barwa Addax – sale per cinque volte sul gradino più alto del podio e si gioca il titolo, chiudendo secondo. Nel 2011, arriva la telefonata di Peter Sauber che lo porta in Formula 1. Sergio Pérez debutta nel GP d’Australia 2011 e conquista una sorprendente settima posizione che manda in delirio i suoi tifosi, prima della doccia fredda: la squalifica della Sauber per irregolarità tecniche. Sergio non si lascia demoralizzare e dopo qualche gara, al GP di Spagna di quello stesso anno, riesce finalmente a mettere i primi punti in bacheca, grazie a un nono posto. Nel corso della stagione va a punti in altre cinque occasioni, guadagnandosi il rinnovo contrattuale per il 2012. La Sauber C31 motorizzata Ferrari è molto più competitiva dell’anno precedente e Sergio ne approfitta, conquistando tre piazzamenti sul podio che lo lanciano tra i talenti più interessanti della Formula 1: ottiene due secondi posti (in Malesia e in Italia) e un terzo (in Canada). Collezione diversi altri piazzamenti in zona punti e chiude 10° il campionato, risultato che gli consente di prendere il posto di Lewis Hamilton alla McLaren nel 2013, al fianco di Jenson Button. Nonostante il carattere risoluto di Sergio, la scarsa competitività della vettura non porta ai risultati sperati e le strade tra le parti si separano alla fine di quella stessa stagione. Pérez trova la fiducia di VJ Mallya che lo ingaggia alla Force India, squadra per cui corre dal 2014 al 2018, prima che si trasformi in Racing Point. Seppur con una vettura da metà classifica, Sergio Pérez conquista cinque podi in quattro stagioni e resta al fianco del team anche nei momenti più bui, come nell’estate del 2018. Anche quando la Force India cambia proprietà e il suo nome diventa Racing Point, Sergio rimane uno dei pilastri della squadra. Il 2020 è l’anno della riscossa, tanto da riuscire a rompere quello che sembrava ormai un tabù: dopo 190 GP disputati, vince il Gran Premio del Sakhir, emulando così il suo idolo Pedro Rodriguez, primo messicano a trionfare in Formula 1. Sergio è un combattente dall'animo gentile, anche se non teme il confronto ruota a ruota – andando a volte, anche oltre il limite - con i suoi rivali. Lavora sodo e con il cuore, non solo in pista. In questi anni si è impegnato molto per il suo Paese, dando vita alla Fondazione Sergio Pérez, tramite la quale vengono organizzate raccolte di fondi a sostegno dei bambini messicani, garantendo loro istruzione, supporto psicologico e attività sportive. Nonostante il talento e la popolarità, al termine della sua migliore stagione in Formula 1, nella quale chiude quarto nella classifica piloti, Sergio rischia di non trovare un sedile. Nel dicembre del 2020 riesce però ad accordarsi con la Red Bull Racing, squadra con la quale corre tutt’ora: il suo contributo è stato determinante nella conquista al titolo di Verstappen nel 2021 e per riportare il titolo costruttori a Milton Keynes nel 2022.
Stagione | Mondiali | Team | Vittorie GP | GP disputati | Pole | Punti | Media punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
2022 | Red Bull | 2 | 22 | 1 | 305 | 0 | |
2021 | Red Bull | 1 | 22 | 0 | 190 | 0 | |
2020 | Racing Point | 1 | 15 | 0 | 125 | 8.33 | |
2019 | Racing Point | 0 | 21 | 0 | 52 | 2.48 | |
2018 | Racing Point Force India | 0 | 21 | 0 | 62 | 2.95 | |
2017 | Force India | 0 | 20 | 0 | 100 | 5.00 | |
2016 | Force India | 0 | 21 | 0 | 101 | 4.81 | |
2015 | Force India | 0 | 19 | 0 | 78 | 4.11 | |
2014 | Force India | 0 | 18 | 0 | 59 | 3.28 | |
2013 | McLaren | 0 | 19 | 0 | 49 | 2.58 | |
2012 | Sauber | 0 | 20 | 0 | 66 | 3.30 | |
2011 | Sauber | 0 | 17 | 0 | 14 | 0.82 |